LA TRAVE DELLE BIG TECH CHE NESSUNO VUOLE VEDERE ▷ “È SU QUESTO CHE IL GOVERNO DEVE FARE QUALCOSA“

▷ AIUTA L’INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: Sembra ormai un luogo comune: “Le #multinazionali non pagano le tasse“. Sarà che a furia di ripeterlo, assume sempre più la forma del cliché. Il cliché però è spesso una convenzione che poi si rivela falsa, un pregiudizio che non trova riscontri con la realtà Il fatto che le big tech non paghino quanto dovrebbero è invece una realtà consolidata, ma non sembra che si voglia fare molto a riguardo. Fior fior di ricerche sono state fatte sul gettito perso dai soli paesi europei dai guadagni delle multinazionali. E’ infatti molto facile per aziende che valgono quanto il #PIL di uno Stato eludere la pressione fiscale delle nazioni più stringenti per migrare altrove; e il controsenso è servito. Giusto in #Olanda divenne uso comune in alcuni giornali dei paesi bassi appellarsi agli italiani come “pigs“, promuovendo lo stereotipo dell’italiano perennemente in vacanza e senza un lavoro. Quella stessa Olanda che è un paradiso fiscale e una delizia per molte grandi aziende che stabiliscono là la loro sede fiscale, producendo uno squilibrio finanziario alla luce del sole. Ma il tema non è la competizione tra Stati, bensì la concorrenza sleale che queste multinazionali fanno alle piccole e medie imprese. Solo nel 2022 in Europa il 35% dei profitti esteri delle multinazionali è finito in paradisi fiscali: prima portano i soldi altrove, poi ci fanno la morale. Già, perché molte di queste big tech, soprattutto sul web, si prendono pure la briga di fare lezioni di democrazia e censurare testate giornalistiche regolarmente iscritte in tribunale. “E’ su questo che il governo dovrebbe fare qualcosa“. Ascoltate l’editoriale di Fabio #Duranti e Francesco Borgonovo. ▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: ▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU:
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