La poesia spaventa le dittature - Caproni, Neruda, Gaber // Interminati spazi

In questa puntata di Interminati spazi leggiamo alcune poesie che sono invettive nei confronti del potere. La prima è “Show“ di Giorgio Caproni, la seconda è “I Satrapi“, l’ultima poesia scritta da Pablo Neruda pochi giorni dopo il golpe di Pinochet e poco giorni prima della morte del poeta cileno, su cui aleggiano forti sospetti. La terza è una canzone che ha la struttura di una poesia: “Io se fossi Dio“ di Giorgio Gaber. La poesia può spaventare le dittature? È per la sua potenza, per la sua capacità di risvegliare le coscienze e di destare dal torpore e accendere passioni che vogliono far sparire la poesia e la nostra capacità di sentirla? Ospite Giovanni Gallo, medico, psicoterapeuta e attore teatrale. La puntata è arricchita dalle incursioni di Fulvio Grimaldi che ci ha parlato del contesto sociale e politico degli anni in cui furono scritte Show di Caproni e “I Satrapi“ di Neruda. ✅ Sostienici con una libera donazione, è fondamentale per farci continuare il nostro lavoro: ➡️tramite IBAN: IT95J3608105138275442275456 Causale: Donazione Intestato a: Francesco Capo Codice BIC/SWIFT: PPAYITR1XXX ➡️tramite PAYPAL: francescocapo@
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