Anche gli oceani erano miniere

Studiosi russi hanno compiuto rilievi nel lago Baikal, il più grande della Terra, spingendosi fino alla profondità di 1400 metri. La sorpresa è stata quando hanno messo insieme i dati dei livelli altimetrici. Ne è venuta fuori una specie di gradinata, in entrambi i lati del lungo lago e pare che questa conformazione non possa essere attribuita a processi naturali di assestamento tettonico. Quindi l’ipotesi è che il lago fosse in realtà una cava di estrazione di minerali, una miniera come quelle di diamanti in Siberia o come le risaie cinesi, i cui terrazzamenti sono probabilmente dovuti e prelievi eseguiti da macchine. Noi siamo abituati a considerare le superfici asciutte come miniere o cave, invece forse una volta anche i siti oggi sott’acqua erano asciutti, o erano addirittura stati prosciugati per l’occasione. E c’è una frase nella Bibbia, nella Genesi, che si riferisce a una separazione delle acque di sotto da quelle di sopra. E poi c’è l’espressione “terre emerse
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