La basilica di Santa Maria Maggiore si trova a Bergamo Alta, in piazza del Duomo. Edificata nella seconda metà del XII secolo, l’esterno conserva le linee architettoniche romanico-lombarde originarie, mentre l’interno è decorato in stile barocco (dal 1500 al 1700). Era in origine la chiesa battesimale della cattedrale di San Vincenzo, sorta accanto al complesso della curia vescovile di Bergamo.
Secondo la tradizione popolare, parzialmente suffragata da documenti, la chiesa fu edificata per ottemperare ad un voto fatto alla Madonna nel 1133 dai bergamaschi perché proteggesse Bergamo dalla peste che si stava abbattendo sul Nord Italia.
La porta settentrionale, detta dei Leoni rossi, che si apre nel transetto sinistro e accede a piazza del Duomo è sormontata da un protiro di Giovanni da Campione, datato 1353 ma con importanti rifacimenti di fine Trecento, sostenuto da colonne sorrette da due leoni stilofori in marmo veronese, raffigurati in piedi, e contornati da figure di esseri umani e di animali.
L’arcone ha un archivolto percorso da un fregio con scene di caccia, mentre la volta è decorata a losanghe policrome. Sulle testate delle mensole che sorreggono l’arcone è raffigurata L’Annunciazione.
Al di sopra del protiro una loggia di tre spazi con archetti trilobati contiene le statue di san Barnaba, san Vincenzo o san Proiettizio e al centro la statua equestre di sant’Alessandro.
Ancora al di sopra, si trova la Madonna col Bambino affiancata da sant’Esteria e santa Grata, opera di Andreolo de’ Bianchi (1398).
La porta meridionale, detta dei Leoni bianchi, che apre il transetto destro su piazza Rosate è coperta da un protiro di Giovanni da Campione, risalente al 1360, sostenuto da due ordini di colonne: quelle esterne sorrette da leoni stilofori, mentre quelle interne sostenute da due telamoni inginocchiati di epoca più antica, un uomo ed una donna.
Lungo le pareti e ai pilastri sono appesi degli arazzi, in parte eseguiti a Firenze (1583-86) su disegno di Alessandro Allori e in parte di fattura fiamminga (secolo XVI-XVII), che rappresentano scene della Vita di Maria.
All’interno della basilica , sopra l’arazzo che rappresenta la Crocifissione, eseguito ad Anversa nel 1698 su cartoni di Ludwig van Schoor, è il dipinto di Luca Giordano con il Passaggio del Mar Rosso (1681).
Sulla parete di fondo, il monumento funebre a Gaetano Donizetti, imponente opera scultore di Vincenzo Vela (1855) e quello di Simone Mayr -maestro del Donizetti e già maestro di cappella in questa stessa basilica- eseguito nel 1852 da Innocenzo Fraccaroli.
All’inizio della navata sinistra, un confessionale ligneo in stile barocco intagliato da Andrea Fantoni (1704 per la parrocchiale di Zandobbio).[
(Wikipedia)