Signoraggio Bancario, un Problema Etico ed Economico Intervista a Danilo Leo Lazzarini

Signoraggio Bancario, un Problema Etico ed Economico Intervista a Danilo Leo Lazzarini Di fronte a un problema etico bisogna rispondere in maniera etica. Quindi la legge, come ho sempre detto, non può mai garantire il bene maggiore, ma il male minore. Il bene maggiore viene dato dalla coscienza civica, la coscienza civica che comunque è in mano a “quell”i. Dobbiamo aspettarci che dall’altra parte ci sia ci siano questi che continueranno comunque a promuovere i loro interessi perché a loro di noi non gliene frega niente. Credo che ai nostri ascoltatori deve essere chiara una cosa: il denaro non può essere prestato a credito e se qualcuno lo fa deve essere un credito che viene diviso da tutta quanta la popolazione. Di conseguenza non possiamo e non dobbiamo prendere della moneta a debito, ma creare una moneta positiva nostra. Sono delle angherie vere e proprie e non riesco a capire come è possibile che la gente non se ne renda conto. Si riempiono la bocca di questo debito pubblico, non si domandano ma con chi è? Ma è normale? Non c’è, non c’è denaro, non c’è denaro, c’è la gente spreca il sudore, fa il lavoro, è pronto. Quindi vuol dire che la materia prima è stata comprata, che la forza lavoro è stata utilizzata, ma accidentaccio, manca il denaro! Buongiorno e benvenuti su Oro Sfera, un canale che nasce per difendere quella che è la libertà economica. Come libertà economica non intendiamo, come fanno molti, il diventare ricchi, ma intendiamo poter tutelare e difendere quello che abbiamo costruito nella nostra vita, quindi il nostro risparmio il nostro lavoro la nostra capacità di reddito e la nostra identità, la nostra identità. E soprattutto di fronte al sistema che si sta creando che, come ha scritto qualcuno, vorrebbe renderci felici senza lasciarci nulla. Quindi all’interno del canale tratteremo le varie tematiche che bisogna comprendere se si vuole riuscire a mantenere oppure a creare la propria libertà economica. Oggi parliamo di un argomento che ci sta particolarmente caro perché è un argomento che fa capire come effettivamente funziona questo sistema e l’argomento del quale andremo a parlare oggi è quello del signoraggio bancario e ne parleremo con un amico è un esperto che Danilo Lazzarini. Ora lascio la parola a Danilo che brevemente si presenterà a voi. Intanto che cos’è il signoraggio? Il signoraggio non è altro che il la differenza che si trattengono i produttori del denaro tra il valore nominale e il costo della moneta stessa. Come nasce? Già in epoca romana avevamo una sorta di signoraggio anche su principi teorici e cultuali e culturali un po diversi, perché anche se noi siamo abituati a immaginare il mondo antico esattamente come fotocopia di questo, in realtà. Era sostenuto da dei pilastri cultuali più che culturali ben diversi. Allora, per farla breve, noi produciamo una moneta, ad esempio quando ancora erano convertibile con l’oro, una moneta di dieci che vale all’interno venti grammi d’oro. Tutto un tratto mi rendo conto che io posso fare la stessa moneta con un valore nominale sempre di dieci soldi, chiamiamolo così. Però non mettere più venti grammi d’oro, ma mettere dieci grammi d’oro. La gente la accetta completamente per quello che era prima come valore nominale e lo Stato trattiene per sé quei dieci grammi d’oro in più e quindi riesce a fare come sa fare in Veneto, cioè far musica, cioè metter via del denaro per la propria, per le proprie esigenze. Ecco, questo viene dato il nome di signoraggio cioè l’agio del Signore e ciò che lo Stato, la banca, si trattiene per sé a favore quindi di se stessa non a favore del pubblico perché è una cosa che ci porta ad avere questa situazione che io ritengo del tutto quasi criminale anche se criminale è una parola grossa, ma nel momento in cui la si dipana e la si svende nelle sue fondamenta, si rende conto che è veramente una sciocchezza, il più grande inganno della storia, per il semplice motivo che allora tu prova a immaginare che noi abbiamo lo Stato e lo Stato. Lo paragoniamo a una persona con una circolazione sanguigna. Abbiamo bisogno di una trasfusione. Benissimo, se io non producessi da me i globuli rossi, dovrei prendere in prestito quel sangue che mi viene fornito attraverso una trasfusione e poi ridonare? Perché non viene donato, anzi, Ma di buttarlo con gli interessi è chiaro che io morirei dissanguato. Provate a immaginare una flebo: entra dentro del sangue, di questa quel denaro questo mi fa rivivere ma devo riconsegnarlo con un interesse.
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