Giorgio Gaber - UNA DONNA

Giorgio Gaber - UNA DONNA - da Pressione Bassa (1980) Una donna fasciata in un abito elegante una donna che custodisce il bello una donna felice di essere serpente una donna infelice di essere questo e quello. Una donna che a dispetto degli uomini diffida di quelle cose bianche che sono le stelle e le lune una donna cui non piace la fedeltà del cane. Una donna nuova, appena nata antica e dignitosa come una regina una donna sicura e temuta una donna volgare come una padrona. Una donna così sospirata una donna che nasconde tutto nel suo incomprensibile interno e che invece è uno spirito chiaro come il giorno. Una donna, una donna, una donna. Una donna talmente normale che rischia di sembrare originale uno strano animale, debole e forte in armonia con tutto anche con la morte. Una donna così generosa una donna che sa accendere il fuoco che sa fare l’amore e che vuole un uomo concreto come un sognatore. Una donna, una donna, una donna. Una donna che resiste tenace una donna diversa e sempre uguale una donna eterna che crede nella specie una donna che si ostina ad essere immortale. Una donna che non conosce quella stupida emozione più o meno vanitosa una donna che nei salotti non fa la spiritosa. E se questo bisogno maledetto lasciasse in pace i suoi desideri e se non le facessero più effetto i finti amori dei corteggiatori allora ci sarebbero gli uomini e un mondo di donne talmente belle da non avere bisogno di affezionarsi alla menzogna del nostro sogno. Una donna, una donna, una donna. Una donna, una donna, una donna.
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