da Hiroshima a Bakhmut: un tranquillo week end di Post Verità

*i pipponi del Marrucci* da Hiroshima a Bakhmut: un tranquillo week end di Post Verità l’arrampicata sugli specchi dei nostri media sugli esiti della tragica battaglia di Bakhmut sono uno spettacolo meraviglioso nell’arco di 48 ore siamo passati da bakhmut come avanguardia della tanto attesa trionfale controffensiva ucraina, a una sequenza di giravolte da far impallidire il raptor di gardaland: prima non era vero che era stata presa, poi era vero, ma era un ammasso di rovine, una “vittoria di pirro”, un “inutile trofeo”, e poi ancora, “una trappola per topi”, con gli ucraini pronti a riprendersela appena finiscono gli allenamenti di judo e la quotidiana lettura di Kant d’altronde, è comprensibile. in contemporanea alla disfatta di Bakhmut andava in scena l’ammy award annuale del suprematismo occidentale: il G7 di Hiroshima, dove l’unica potenza al mondo ad aver mai usato l’arma atomica indiscriminatamente contro la popolazione civile impartiva lezioni di etica a quello c
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