CAPAREZZA - LA SCELTA

Ascolta ora La Scelta Preordina il nuovo album in uscita il 7 Maggio qui Una produzione Scritto da Michele Salvemini e Fabrizio Conte Regia di Fabrizio Conte Executive Producer: Matteo Stefani Dop: Stefano Bella Line Producer: Tommaso Spagnoli Direttore di produzione/Casting Director: Monica Conte Ass. Producer: Maria Onano Colorist: Claudio Beltrami Operatore ronin: Loris Galetta 16 mm Shooter: Marco Proserpio Gaffer: Alessandro Bella Second: Filippo Testa Focus puller: Juan Sebastian Florez Aiuto mdp: Desiree Braida 2AC: Sarà Di Natale Macchinista: Gabriel Reyes Second: David Alvarez Aiuto macchinista: Davide Orlando Scenografia: Romeo Steiner e Weronica Wolinska Ass. Scenografia: Martino Pastori , Sofia matarazzo di licosa, Jacopo Boscaini, Federica castelli Makeup: Mary Parpinel Video backstage: Mattia Ferrero Fotografo backstage: Morena Brambilla Amministrazione: Agnese Incurvati, Annamaria Modica A&R: Fausto Donato Product Manager: Emanuela Redaelli Si ringrazia Graziano Ostuni di Universal e il Live Music Club Trezzo sull’adda (Mi) TESTO Da grande suonerò la “Pastorale”, ora sul piano resto curvo come un pastorale. Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio ma sono solo un bambino e c’è rimasto male. Padre lascia stare l’alcool, ti rovini, sei severo quando faccio tirocini. Io sono romantico ma pure tu. Mi vedi solo come un mazzo di fiorini! Sono Ludovico, culto, mito, donne mi scansano come avessi avuto il tifo. Troppi affanni, a 30 anni ho perduto udito, tu mi parli e mi pari un fottuto mimo. Se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano, quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda, canto l’“Inno alla gioia” perché vedo l’abisso ma su questo, plano. Scrivo mille lettere, faccio rumore, lotto col silenzio ma ce la farò. Tengo la mia musica, lascio l’amore, io sarò immortale, la mia amata no. E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto. Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta. Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo. Mi chiamo Marco. Sento il gelo dei riflettori, vorrei rimanerne fuori ma il mondo vuole che vada in tour. Entro in classifica perché la fama è cieca, così cieca che in fondo non mi riguarda più. E’ un buon lavoro, incasso da molto, vale come un disco d’oro in cassa da morto, voglio fissare mio figlio, il tempo passa e m’accorgo che sto fissando un foglio tipo carta da forno. Hey, sono Marco, new romantico, sotto palco scompaio, “puff” come borotalco. Che guaio, bruciano il mio contratto ché il sound è cupo, rarefatto. Ho preparato un ritiro veloce, la mia famiglia è più importante di un giro di note e questi parlano, parlano mentre io sto ricucendo la vita con un filo di voce. E non lascio lettere, niente rumore, amo il mio silenzio e non comprendi quanto. Grazie per gli applausi ma ho scelto l’amore, questa è la mia vita non dimenticarlo. E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto. Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta. Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo. O continuare gli accordi o game over, Guardare il mondo da sobri o in hangover Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee Casa e famiglia o canzoni e le prove, O con i figli o tra i corni e le viole Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee (Ed. Sunny Cola Srl)
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