Sceneggiato televisivo Rai
Regia di Renato Castellani
Italia, Francia, Spagna, 1971
Seconda puntata:
Invenzioni ingegneristiche, macchine da guerra e il grande monumento equestre a Francesco Sforza
Alla corte di Ludovico il Moro, Leonardo viene tenuto in considerazione più per le sue invenzioni ingegneristiche che per il suo talento artistico: viene incaricato, ad esempio, di costruire macchine spettacolari per le feste nobiliari, come quella per la “Festa del Paradiso“ che Gian Galeazzo Sforza diede per festeggiare le future nozze con Isabella d’Aragona. Leonardo prosegue comunque coi suoi studi scientifici. Con l’aiuto di Cecilia Gallerani, di cui pare che Leonardo fosse invaghito, l’artista ottiene grandi incarichi come il monumento equestre a Francesco Sforza, ma il bronzo destinato alla scultura viene sato in emergenza per i cannoni. Cecila Gallerani, a seguito del matrimonio fra Ludovico il Moro e Beatrice d’Este, deve lasciare Milano; nel frattempo Caterina, madre di Leonardo, muore.
con:
Philippe Leroy: Leonardo da Vinci
Arduino Paolini: Leonardo ragazzo
Marta Fischer: Isabella d’Aragona
Renzo Rossi: Sandro Botticelli
Giampiero Albertini: Ludovico il Moro
Ann Odessa: Caterina
Glauco Onorato: Ser Piero da Vinci
Filippo Scelzo: Nonno Antonio
Carlos de Carvalho: Zio Francesco
Mario Molli: Andrea Verrocchio
Riad Gholmie: Francesco I di Francia
Bruno Cirino: Michelangelo
James Werner: Lorenzo di Credi
Maria Marchi: Mathurine
Alberto Fiorini: Leonardo a 13 anni
Sara Franchetti: Cecilia Gallerani
Marco Mazzoni: Leonardo a 5 anni
Ottavia Piccolo: Beatrice d’Este
Wanda Vismara: Margherita
Christian de Tillière: Luigi XII
Renato Cestiè: Leonardo a 6 anni
Maria Tedeschi: Lucia, nonna di Leonardo
Bianca Toccafondi: Isabella d’Este
Marco Bonetti: Marco D’Oggiono
Federico Pietrabruna: Cesare Borgia
Enrico Ostermann: Niccolò Machiavelli
Franco Leo: Girolamo Savonarola
Carlo Simoni: Francesco Melzi
Alberto Sorrentino: Frate