LA “NOTTE DI SIGONELLA“ E LE “PALLE“ DI CRAXI: IN MEMORIA DELLA SOVRANITA’ NAZIONALE

“Se gli americani avessero tentato di forzare il blocco dei soldati italiani, i soldati italiani, i carabinieri, avrebbero sparato.“ Piaccia o no, con la “Notte di Sigonella“, Craxi ci ha lasciato uno dei rari momenti di orgoglio nazionale, di manifestazione di sovranità nazionale che negli ultimi 20 anni, è ben difficile ritrovare. Pagò in seguito per colpe non meno gravi per cui tanti altri invece, non pagarono nulla, vuoi per tempistiche delle indagini e dei processi per le successive depenalizzazioni ed oggi, per tale motivo, ancora sono presenti tra la classe dirigente nazionale, individui non meno colpevoli di Craxi ma, con molto meno senso dello Stato, con indubbia indifferenza, se non avversità, alla sovranità nazionale. Il duro confronto tra i caccia italiani di scorta al Boeing dell’Egyptair ed i caccia americani che volevano dirottare l’aereo su “basi più sicure“, deve anche far riflettere, molto seriamente sul programma F-35 ed il suo ALIS (Autonomic Logistics Information System, cioè il suo sistema per la manutenzione e il sostegno tecnico-operativo) dal quale dipende l’operatività dell’F-35 stesso. “ALIS è insomma un “Grande fratello“, che vede e provvede a tutto.“ -- “nessuno che abbia a che fare a qualsiasi titolo con l’F-35 può sottrarsi al suo sguardo e ai suoi richiami.“ “Senza di lui il Joint Strike Fighter non può svolgere la sua missione, al limite neppure fare un innocente “giro campo“, infatti “il centro ALIS di Cameri sarà controllato direttamente dal Dipartimento della Difesa statunitense(1)“. Paghiamo un mucchio di miliardi per dei caccia che potremmo usare solo se gli Usa lo vogliono; complimenti. (1) Analisi Difesa - 13 giugno 2013 Il clip è tratto da “La storia siamo noi“ -- “Intrigo internazionale - L`affaire Sigonella“ Puntata integrale:
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