La Nato alla deriva | Gianandrea Gaiani

Il vertice della Nato di Washington si è concluso con un documento finale in cui i Paesi membri si impegnano ad assicurare a Kiev sostegno militare per 43 miliardi di dollari entro il 2025, e affermano che il processo di adesione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica è “irreversibile” senza tuttavia formulare alcun piano dettagliato per definirne tempi e modalità d’ingresso. Simultaneamente, il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha spiegato che già nell’estate in corso cominceranno a volare sui cieli d’Ucraina i 43 caccia F-16 che Olanda e Danimarca hanno concordato di trasferire a Kiev. Altri 16 velivoli verranno forniti dalla Norvegia. A margine del vertice di Washington, l’amministrazione Biden e il governo tedesco guidato da Olaf Scholz hanno rilasciato un comunicato congiunto in cui si annuncia che gli Stati Uniti avvieranno a partire dal 2026 il dispiegamento di missili a lungo raggio Tomahawk, Sm-6 e vettori ipersonici ancora in fase di sviluppo sul territorio della Germania. La m
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