PRONTO IL REPORT EUROPEO SUL COVID ▷ DONATO DENUNCIA IN AULA: “MINIMIZZA SU EFFETTI AVVERSI E PASS“
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Al Parlamento Europeo continuano i lavori per ultimare il Report finale della Commissione speciale sul Covid. L’Onorevole Francesca Donato è intervenuta in sede ufficiale per spiegare la natura degli emendamenti presentati al testo del #Report finale. Queste le sue motivazioni espresse da Donato: “Additare di antieuropeismo chi pone degli emendamenti assolutamente fondati sulla base proprio invece di risultanze scientifiche che dovrebbero essere ormai note a tutti coloro che si interessano di questa materia e che quindi vogliono semplicemente evidenziare davvero gli errori commessi e ciò che non si dovrebbe ripetere laddove si presentassero future pandemie. Per quanto mi riguarda, ho presentato, insieme a degli altri colleghi del gruppo dei “Non iscritti“, degli emendamenti, che proprio cerchino anche di riportare all’evidenza, come molto spesso, ciò che viene definito come impatto della pandemia, in realtà sia stato un impatto negativo delle misure adottate contro la pandemia. E mi riferisco in particolare, agli effetti sulla economia, agli effetti sui diritti umani, dei soggetti che non potevano più uscire di casa a ritornare nelle proprie abitazioni come gli abitanti delle #isole. Quindi sarebbe opportuno distinguere fra ciò che è stato davvero dovuto al virus e ciò che è stato dovuto invece alle misure che i governi e l’Unione Europea hanno imposto contro il #virus, misure che dove non sono state adottate, non hanno né cagionato una strage di massa, ma anzi, hanno preservato appunto, proprio i diritti delle persone e la tenuta e la stabilità economica, e invece non ho visto in questo report evidenziate abbastanza. Anche qui ci sono tantissimi emendamenti che mirano a questo“.
Sono diversi gli infatti gli emendamenti presentati e alcuni riguardano anche vicende che in Italia sono state più sentite che in altri Paesi dell’Unione Europea, avendo il Governo Italiano adottato misure molto restrittive, continua Donato: “Le violazioni dovute proprio all’adozione dei certificati Covid, del cosiddetto Green #Pass, che, come sappiamo, erano fondate su una falsa rappresentazione scientifica in base alla quale il vaccino avrebbe dovuto proteggere dal contagio, garantire la sicurezza di non essere contagiosi e contagiabili per chi la avessero sostenuto. Sulla base di questo, costringeva a ripetuti tamponi chi non era vaccinato o addirittura proibiva a chi non fosse vaccinato, di esercitare alcune attività, i propri diritti sociali, propri diritti civili, una cosa mai vista prima nella nostra storia. Quindi, abbiamo appurato, in questa Commissione, grazie agli interventi e alle dichiarazioni dei rappresentanti dei produttori dei vaccini, che questa certezza non c’era, non c’è mai stata e non è mai stata neanche dichiarata dai produttori stessi. Non riconoscere che questo strumento sia stato inutilmente, infondatamente discriminatorio sarebbe una grande sconfitta per il lavoro di trasparenza e di verità che questa commissione deve fare.
Infine, credo sia assolutamente importante dare il giusto spazio all’aspetto degli effetti avversi dei vaccini. E anche qui mi dispiace che la collega voglia ancora etichettare come Fake News ciò che viene documentato dagli stessi regolatori dell’EMA dell’AIFA del virus americano. Ci sono milioni di segnalazioni di effetti avversi, moltissimi dei quali molto gravi, e moltissimi che hanno prodotto il decesso delle persone vaccinate. Anche qui non si può continuare a negare una realtà evidente che è stata certificata da autopsie, da processi. Continuare in questo modo, significherebbe consegnare ai cittadini europei un report che vuole semplicemente coprire delle responsabilità e negare o minimizzare dei problemi gravissimi che ci sono stati in questa gestione. Mi auguro anche che l’assenza di trasparenza che abbiamo dovuto sopportare da parte della stessa Commissione, da parte di tanti governi, da parte delle Agenzie Regolatorie sia un tema su cui avremo la possibilità di riflettere e d’intervenire perché almeno su questo spero che siamo tutti d’accordo che più trasparenza è necessaria per una vera democrazia“.
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