La dolce vita - Final scene

In the finale on the sea shore , after the appearance of the monster fish that seems to symbolize the absolute evil, Pauline called Marcello, she would say something. But the La dolce vita (1960) Fellini’s hero is deaf as ever. But we can warn, in the enigmatic smile of the girl, the possibility that for him the game is not closed completely. A series of stories following a week in the life of a philandering paparazzo journalist living in Rome. La Dolce Vita (Italian for “the sweet life“ or “the good life“) is a 1960 comedy-drama film written and directed by the critically acclaimed director Federico Fellini. The film is a story of a passive journalist’s week in Rome, and his search for both happiness and love that will never come. Generally cited as the film that marks the transition between Fellini’s earlier neo-realist films and his later art films, it is widely considered as one of the great achievements in world cinema (IMDb & Wikipedia) A Roma, in pieno giorno, compare nel cielo una statua di Gesù Cristo trasportata da un elicottero. La visione suscita l’interesse di gran parte della popolazione, dai ragazzi delle periferie alle ricche signore degli attici del centro storico, e un cronista, Marcello Rubini, ne approfitta per far immortalare le scene dai suoi amici fotografi e dal fedele fotoreporter d’assalto Paparazzo. Marcello è un aspirante scrittore che lavora per un giornale scandalistico, stazionando ogni sera di fronte ai locali di via Vittorio Veneto in cerca di qualche pettegolezzo o foto sensazionale sulle frequentazioni di personaggi del mondo dello spettacolo, di ricchi borghesi o di nobili in cerca di eccessi. Nonostante conviva con una donna molto gelosa e depressa, Emma, Marcello ha frequentazioni con donne di ogni tipo e di ogni ambiente. Nel giorno in cui arriva a Roma un’importante attrice svedese, Marcello accompagna la delegazione in un locale all’aperto tra le rovine romane e poi scappa con la donna per le vie del centro di Roma ()
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