Calibro 9

Le ’ndrine dei Corapi e degli Scarfò sono in guerra, e in mezzo a loro finisce l’avvocato penalista Piazza, che aveva ordinato ad una hacker di dirottare un trasferimento fondi da cento milioni rimbalzato attraverso mezzo mondo e si è visto soffiare sotto il naso il bottino dalla hacker stessa. Il bottino apparteneva alla ’ndrangheta e si sa, “rubare alla mafia è un suicidio“: dunque Piazza è un uomo braccato a livello internazionale. A dargli una mano è Maia Corapi, che è stata la sua compagna molti anni prima, ed ora ha ricevuto l’incarico di proteggerlo. Intorno ai due si aggirano un commissario che “si è stancato di perdere“ e un ex carcerato, Rocco Musco, che molto tempo prima ha ucciso l’assassino del padre di Piazza, Ugo.
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