Ricostruzione al computer della catastrofe premeditata del Vajont (9 ottobre 1963).
La più grande strage di mafia spacciata per “colpevole negligenza“ o peggio, “disastro naturale“.
Nessun italiano, grazie a decenni di omertà e disinformazione conosce la vera storia di questo eccidio premeditato.
*Premeditato, perché SADE (poi SADE/ENEL, oggi ENEL) sapeva da quasi quattro anni le dimensioni e il pericolo della frana in movimento. Controprova: la costruzione del tunnel di bypass per utilizzare il bacino anche a frana CADUTA. Nel processo, gli avvocati ENEL/SADE sostennero che l’accaduto era “imprevedibile“: in realtà era la frana più STUDIATA e monitorata del mondo. E non lo dico io, ma Edoardo Semenza: da quasi 4 anni.
*Strage mafiosa, perché nessuno e nemmeno dopo gli esperimenti segreti del CIM di Nove che davano per certe distruzioni “a valle e a monte“ diede informazioni: nemmeno al Ministero di controllo, nemmeno negli ultimi giorni; allarmi nemmeno nell’ULTIMO GIORNO. E’ pura mafia.
Ma l’organo ufficiale della DC - “La discussione“, che tuttora esiste e assorbe milioni di euro pubblici - pochi giorni dopo ebbe il coraggio di scrivere: “Quanto è accaduto al Vajont è stato un misterioso disegno d’Amore“. E a chi indicava che invece c’erano precise responsabilità, venne dato l’epiteto di “Sciacalli“.
Meditate. Nei siti web di Università, Geologi e Fisici anglosassoni, OGGI sta scritto che la frana del Vajont (la catastrofe, insomma) fu scatenata da “10 giorni di pioggia battente“. Testuale.
Qualcuno dovrà dir loro, prima o poi, che nessun temporale o “disastro naturale“ ha mai causato processi di 37 anni con come colpevoli riconosciuti uno Stato, ENEL e Montedison.