Negli esopianeti, rocce con una composizione chimica mai vista

Di cosa sono fatti i pianeti rocciosi in orbita attorno a stelle che non sono la nostra? Probabilmente da materiale con una composizione chimica assai diversa da quella delle rocce presenti qui sulla Terra – una composizione chimica ancora più strana di quel che pensiamo. Lo suggerisce uno studio pubblicato ieri su Nature Communications e firmato a quattro mani da un’astronoma e un geologo: lei è Siyi Xu della National Science Foundation statunitense, lui è Keith Putirka della California State University a Fresno, e lo stratagemma che hanno escogitato per risalire alla composizione chimica degli esopianeti rocciosi è quella di andare ad analizzare gli spettri delle loro spoglie nelle atmosfere di stelle morte – le nane bianche. Stelle un tempo simili al Sole e che giunte a fine vita hanno ridotto a brandelli, attratto a sé ed incenerito i pianeti ad esse più vicini, conservando però la firma dei loro elementi nel gas che le avvolge. Ed è proprio analizzando – con il Kec
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