In località Prat da l’Ors era stata attivata a cavallo del Rio Grantagar dal Regio Esercito Italiano sin dalla seconda metà degli anni ’20 una polveriera di grandi dimensioni, strutturata in più di venti edifici collegati tra loro e ad altre strutture (bunker, ponti,...) da una viabilità interna di rilevante sviluppo.
L’attività della polveriera, chiamata anche Polveriera di Rio del Lago, continuò anche durante tutto l’arco della seconda guerra mondiale, quando fu integrata nel Presidio militare italiano di Cave di Predil e munita di una dotazione di armi e uomini di un certo rilievo[1][2] a difesa dalle mire dei partigiani[3][4], rimanendo così nelle mani delle forze dell’Asse sino a fine conflitto.
Rimase affidata dai militari tedeschi in consegna tecnica agli italiani nelle persone del maresciallo artificiere Mario Perotti (sino alla sua scomparsa il 16 settembre 1944) e Luigi Cortellazzo anche quando, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1