E’ probabile che molte invenzioni recenti fossero già patrimonio della precedente civiltà e che, dopo la cancellazione di questa, cominciata nelle città americane ed europee, per finire in Africa e India, siano state riciclate con un lavoro di retro-ingegneria. La scoperta più importante di quelle ripristinate è sicuramente il modo di produrre energia elettrica. L’elettricità, d’altra parte, era già conosciuta dall’antichità: ricordiamo la pila di Bagdad e la super lampadina delle piramidi. 200 anni fa, quindi, è successo qualcosa, un azzeramento. Qualcuno sostiene che il reset dell’800 sia dovuto a eventi naturali, infatti in Russia prevale la tesi del diluvio di fango, ma di certo in seguito è stato gestito dalle elites mondiali. C’è anche l’ipotesi inquietante che 200 anni fa siamo stati definitivamente occupati da forze oscure che hanno provveduto, tramite i loro intermediari, a farci dimenticare un passato migliore per farci vivere nell’ignoranza e nella paura. Ma torniamo all’elettricità. Conosciamo le controversie legate alla figura di NikolaTesla e dei suoi esperimenti per captare energia libera dall’etere. Lui, in realtà, sapeva ciò che stava cercando. In Croazia, dove era nato, ci sono monumenti e palazzi che di sicuro aveva osservato e su cui si era interrogato. Parliamo pur sempre di una mente eccelsa. Ebbene, lui aveva osservato le grandi e le piccole cupole che sono la caratteristica di tutti gli edifici delle città europee di quel periodo. Erano un segno distintivo sui tetti di palazzi eleganti dei centri cittadini e davano l’idea di un progresso diffuso, sostanziale, anche se discreto. Ma qual era lo scopo di questi corpi sopraelevati, che duplicavano i cupoloni delle chiese e di altri luoghi pubblici? L’idea che fossero postazioni di vedetta è presto accantonata. Siamo in città, nessuno stava di guardia su un palazzo centrale. Inoltre, spesso ci sono due cupole, un inutile doppione per la funzione di osservazione. Neppure erano semplici abbellimenti. Le vediamo vuote, perciò che senso avrebbe avuto costruire la parte più significativa del palazzo e lasciarla vuota. E nemmeno pare plausibile il fatto che ci fossero campane all’interno. Di quante campane aveva bisogno un palazzo? A nessuno avrebbe fatto piacere essere disturbato tutto il giorno da continui rintocchi. Quindi dovevano contenere apparecchiature non meglio identificate anche se qualcuno parla di sfere, barre, dischi, cilindri, griglie. In ogni caso dispositivi collegati all’atmosfera. C’è un francobollo abbastanza misterioso al riguardo. Fu emesso per celebrare cosa? L’installazione di uno di questi oggetti in una cupola? Visto che le immagini mostrano cupole quasi tutte vuote, forse si trattava di una rimozione, il modo per celebrare la definitiva scomparsa dei meccanismi all’interno. Si trattava di quei meccanismi visti per un breve periodo nelle esposizioni universali e poi tolti di mezzo definitivamente? Si trattava di condensatori, generatori, accumulatori di energia? Oggi sui tetti ci sono pannelli solari e antenne sui balconi per attivare le onde presenti nell’atmosfera. Nell’aria c’è tutto. Onde luminose, impulsi elettromagnetici, energia libera, onde sonore. Basti pensare ai miliardi di messaggi dei telefonini che viaggiano nell’aria. Forse le cupole servivano a proteggere i ricevitori di tali onde ed erano aperte per non creare interferenze, anzi i pilastri agivano da risonatori. Piccola parentesi: quello dei risonatori è un discorso più ampio che riguarda obelischi, croci, colonne, statue, secondo molti tutti componenti di sistemi energetici. E ciò che c’era all’interno delle cupole, forse serviva anche a instaurare campi armonici per recare impulsi di benessere alla popolazione. Questo non si può dire con certezza, ma da ciò che si vede nelle vecchie foto la precedente civiltà era riuscita a soddisfare le proprie necessità prendendo strade diverse da quelle a cui siamo abituati. Qualche ricercatore, svolgendo indagini più approfondite, ha cercato di risolvere il mistero del contenuto delle cupole sugli edifici. E’ stato suggerito innanzitutto che le cupole più grandi servissero per le esigenze energetiche del quartiere, mentre quelle più piccole per i bisogni del palazzo, compresa l’illuminazione. E c’è ancora molto che dovremmo sapere sull’utilizzo della corrente elettrica, come si può vedere da questi pali senza fili. I ricercatori di cui sopra sostengono che all’interno delle cupole potevano esserci contenitori per liquidi, miscele o amalgami. Si parla di mercurio rosso e oro, o altre sostanze sintetiche che rimandano a soluzioni come quelle contenute negli ostensori o nei bastoni dei vescovi. Soluzioni da trattare con guanti speciali per evitare la radioattività. Disattivandole, si pensava di sviare i nuovi abitanti delle città, ma le cupole, anche se vuote, dicono che servivano a qualcosa di importante, e l’energia libera lo è. Tesla lo sapeva, ma per il nuovo mondo la parola libera non suonava molto bene.
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