DISASTRO MELONI: guerra ai poveri senza frontiere con la benedizione di Washington

*i pipponi del Marrucci* DISASTRO MELONI: guerra ai poveri senza frontiere con la benedizione di Washington e così siamo a 4 dopo Mali, Guinea e Burkina Faso, la settimana scorsa è arrivato il turno del Niger la grande decolonizzazione marcia spedita, e piaccia o non piaccia, sventola con orgoglio la bandiera russa, mentre assale le casematte dell’imperialismo del nord globale e mentre i francesi corrono a pechino per limitare i danni e scrivere nero su bianco i loro distinguo dalla politica suicida del decoupling dettata dal padre padrone di washington, e a san pietroburgo i leader delle rivolta patriottiche del continente nero raccolgono il sostengo senza se e senza ma di Putin, l’italietta della svendipatriota della garbatella va in ginocchioni in pellegrinaggio a washington a elemosinare l’endorsement liberal per il suo governo di accattoni reazionari, conquistato a suon di mazzate all’interesse nazionale, con confindustria che finalmente certifica senza tanti
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