Musica:Tosca Braga.
Video Testo:Flavio Braga.
Atroce Bellezza,
quasi Meraviglioso Dolore
esseri in movimento,
colpi di luce nella storia.
Di codesti luoghi,
non percepisco più nulla se non un cumulo di macerie.
Dov’è la città? E’ ora un’assordante rumore di grida,
di lamenti dei sogni solo un flebile respiro
tra la polvere, di ieri, di oggi, di domani,
cosa ci resta?
Prima erano profumi,
delizie di vita;
ora l’orizzonte è trafitto
come un cuore che palpita
o è la terra che si spazientisce?
Ti osservo, se pur soffocato
da queste tue macerie
nero profondo della tua veste,
ma riesco comunque,
con una flebile voce a dirti:
lascia che io ti scriva
lasciati osservare
lasciati amare come quando
sogni e passi che mi univano
alla voce notturna dell’acqua tua
dove il pane e il sangue cantavano
filastrocche accese come lampade.
Torno a te che geli
nella mia lieve tunica di fuoco.